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Immagine settore ICT

L'ascesa del settore ICT e l'azione di InContra

InContra, centro studi della confederazione datoriale Cifa, ha individuato le figure professionali emergenti nel settore digitale e le loro relative competenze attraverso un approfondito lavoro di studio e ricerca, dando vita ad un progetto pioneristico.

Ciò è stato reso possibile grazie al prezioso contributo di numerose realtà aziendali, che hanno messo a disposizione conoscenze ed esperienze dirette, nonché informazioni rispetto ai loro bisogni emergenti. Ne è derivato uno sguardo panoramico sul settore dell’Information & Communication Technology, meglio noto con l’acronimo ICT, che è uno dei comparti del mercato del lavoro in maggiore ascesa.

Tale ascesa si è resa evidente con il sopraggiungere della crisi pandemica, che ha determinato nuove esigenze e la conseguenziale rielaborazione di attività e processi in chiave digitale. Difatti, i prodotti e i servizi digitali sono risultati essenziali per limitare gli effetti negativi delle chiusure forzate delle sedi aziendali e formative. Questo era un mercato era già in crescita, ma fino ad oggi non era accompagnato da un’adeguata consapevolezza rispetto al contributo che il settore dell’ICT può offrire per mettere in atto la transizione digitale auspicata sia a livello nazionale che europeo e per favorire lo sviluppo equo e sostenibile di tutto il Paese.

Ritenendo che la tecnologia sia, senza ombra di dubbio, abilitante ma non autosufficiente nell’innescare processi di sviluppo, è necessario chiamare in causa una pluralità di soggetti, (Governo, Parlamento, autonomie locali, parti sociali, imprese di settore, movimenti di cittadini, Università ed enti di ricerca) affinché si impegnino, ciascuno nel proprio ruolo, nella costruzione di una cultura digitale adeguata alle necessità del Paese. È, questa, una responsabilità che InContra ha voluto assumersi.

È incoraggiante la messa a disposizione di quasi 50 miliardi sul digitale attraverso il PNRR, potendo puntare ad obiettivi importanti, come lo sviluppo di digital skills a partire dal sistema scolastico e universitario, l’appianamento degli squilibri e delle discriminazioni di interi gruppi di popolazione nella fruizione di servizi di grande utilità sociale (sanità, scuola, giustizia etc.), l’impulso all'adozione dell’ICT da parte delle piccole e medie imprese, la valorizzazione delle attività di ricerca e sviluppo nelle aziende, il rafforzamento delle infrastrutture digitali.

Difatti, i finanziamenti pubblici potranno non solo contribuire all’eliminazione del digital divide, ma anche promuovere e valorizzare le attività delle imprese italiane dell'ICT, alcune delle quali rappresentano un’eccellenza anche al di fuori del territorio nazionale.

Consapevole della strategicità di un settore in ascesa, InContra ha dato vita, già a partire dall’anno 2019, a un Tavolo Tecnico di Confronto Nazionale con le aziende del settore ICT, in collaborazione con il Dipartimento di Management della Facoltà di Economia di Sapienza Università di Roma.

Fra gli obiettivi del Tavolo Tecnico vi è stato quello di realizzare una mappatura delle competenze e dei profili di settore, al fine di identificarli e definirli con accuratezza. Infatti, le figure professionali per l’ICT, ad oggi, non sono state adeguatamente riconosciute e hanno subìto delle ambiguità nel loro esercizio professionale, che ne hanno frenato lo sviluppo e la diffusione. Il progetto ideato e portato avanti dal Centro Studi InContra ha potuto realizzarsi grazie al contributo di aziende leader di settore (DXC Technology, Mediatica S.p.A., TIM, Spindox, Softlab S.p.A, PMI, Aton Informatica, Cegos ed altre) con le quali si è instaurato un dialogo e un confronto costante. Tra i risultati ottenuti vi è una mappatura di diversi profili professionali emergenti, dal carattere estremamente innovativo (a titolo esemplificativo, tra i profili individuati, citiamo: il Cloud System Engineer, il Digital Transformation Leader, il Web Augmented Reality Expert, il Digital Educator).

Riconoscendo l’importanza di rilevare e comprendere l’andamento delle attività economiche del settore ICT nel tempo, il progetto ha portato anche all’istituzione di un Osservatorio permanente, per la mappatura di competenze digitali, nuovi profili di ruolo e nuovi modelli organizzativi, grazie al quale InContra ha aderito al Manifesto di Repubblica Digitale. Tutt’oggi il Centro Studi tiene vivo il dialogo con le diverse realtà aziendali di settore, al fine di monitorare l’evoluzione del mercato del lavoro.

Mai come oggi, infatti, è fondamentale saper cogliere i cambiamenti repentini del mercato del lavoro. Esso presenta un numero crescente di sfide derivanti, in gran parte, dall’evoluzione digitale, che investe diversi aspetti, che vanno da nuove opportunità occupazionali a una generale revisione dei modelli organizzativi. Per questo il sistema bilaterale Cifa-Confsal intrattiene un dialogo costante con lavoratori e imprenditori, rilevando l’evoluzione dei loro bisogni e trovando soluzioni appropriate per rispondervi, con l’obiettivo di offrire un supporto all’innovazione delle imprese e di garantire sempre maggiori tutele. È su questo che si fonda il concetto di “Contratti 4.0”, proposto dalla confederazione Cifa e dal sindacato Confsal per sensibilizzare alla necessità di investire in nuovi modelli contrattuali, che sappiano cogliere e interpretare i grandi cambiamenti del lavoro.

Coerentemente con quanto si è appena detto, tra gli obiettivi che il Tavolo Tecnico di Confronto Nazionale delle aziende e dei professionisti dell’ICT si è posto fin dalla sua istituzione, vi è anche la definizione di un Contratto Collettivo Nazionale di categoria per il settore delle nuove tecnologie, fino ad oggi assente sul territorio nazionale. La definizione di tale strumento si rivelerebbe estremamente utile, fornendo una regolazione generale del lavoro e del livello dei trattamenti economici minimi di garanzia, nonché delle risposte puntuali alle esigenze espresse da imprese e lavoratori operanti nel settore di riferimento.

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