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Immagine rinnovo CCNL Intersettoriale

Realizzare un nuovo sistema di relazioni industriali è possibile

Cifa e Confsal hanno firmato il rinnovo del CCNL Intersettoriale Commercio, Terziario, Servizi, Turismo e Pubblici Esercizi

I grandi cambiamenti dell’economia e del lavoro richiedono un ammodernamento che coinvolga anche il nostro sistema di relazioni industriali, andando ad innovare il diritto dei lavoratori a partecipare alle scelte produttive ed organizzative delle imprese, previsto dall’Art. 46 della Costituzione. Difatti, i lavoratori oggi sono sempre più qualificati, flessibili e soggetti a continui cambiamenti occupazionali, di ruolo e di mansione e questo richiede una generale revisione delle loro prospettive all’interno dei diversi contesti aziendali.

A partire da queste considerazioni, Cifa e Confsal propongono un nuovo modello di relazioni industriali, non più conflittuale, ma partecipativo e costruttivo, in grado di dar vita ad un nuovo rapporto tra impresa e lavoratore. Ciò implica che la contrattazione collettiva non abbia più, come unico oggetto, il salario e la regolamentazione delle dinamiche del rapporto di lavoro dipendente, ma che essa fornisca soluzioni concrete in termini di flessibilità ed innovazione del ruolo del lavoratore.

Una risposta a queste esigenze ci viene offerta da Cifa e Confsal all’interno del CCNL Intersettoriale – Commercio, Terziario, Distribuzione, Servizi, Pubblici Esercizi e Turismo, rinnovato per il triennio economico e normativo 2020–2023 e costruito attorno ad una bilateralità consolidata, i cui principi generali sono stati tracciati attraverso l’Accordo Interconfederale del 28 ottobre 2019. Qui la bilateralità diventa massima espressione dell’incontro tra le esigenze produttivo-imprenditoriali e quelle individuali della persona lavoratrice, incentivando il ricorso alla formazione come fattore imprescindibile per affrontare il cambiamento e, al contempo, tutelare il lavoratore dal rischio di fuoriuscita dal mercatore del lavoro. Per questo il contratto Cifa-Confsal ha, come nucleo centrale, il tema della formazione continua, legata in via prioritaria al rapporto di lavoro, attraverso, ad esempio, l’istituzione del sostegno formativo fornito ai lavoratori neoassunti o ricollocati. L’innovazione più grande è forse rappresentata, però, dall’introduzione di un nuovo modello di classificazione del personale, incentrato sulla gestione per competenze e non più per mansioni. Tale sistema classificatorio è stato messo a punto con il supporto del team scientifico del Centro Studi InContra e l’articolato lavoro condotto ha permesso di giungere ad una descrizione completa delle competenze possedute ed attese, considerando contemporaneamente sia una dimensione professionale (conoscenze generali e specialistiche) sia una dimensione comportamentale e di capacità. Ciò si configura come un utile strumento, oltre che per l’inquadramento professionale, anche per la strutturazione dei percorsi formativi destinati ai diversi lavoratori per l’acquisizione e l’attestazione delle competenze attese per i diversi profili professionali.

Il sistema di classificazione del personale per competenze ha permesso di introdurre un’altra importante innovazione: il sistema di certificazione contrattuale delle competenze. Si tratta di un sistema di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze ai fini contrattuali – e, dunque, utilizzabile per il riconoscimento dell’istituto dello scatto di competenza – realizzato da Cifa e Confsalche prevede il ricorso ad una procedura informatizzata, attraverso apposita piattaforma, gestita dall’Ente Bilaterale EPAR. Lo scatto di competenza, che sostituisce quello di anzianità, è il riconoscimento di un aumento economico in ragione delle competenze acquisite dal lavoratore in costanza di rapporto di lavoro, una istituzione non nuova nella contrattazione Cifa-Confsal.  Lo scatto di competenza permette, da un lato, di contrastare il mismatch tra salari e competenze, e, dall’altro, di valorizzare le competenze dei lavoratori. È importante sottolineare che, oltre alle competenze tecniche specifiche di profilo, viene rivolta un’attenzione particolare all’acquisizione di competenze trasversali e digitali, riconosciute come elemento chiave nel supportare il processo di innovazione aziendale e nel permettere al lavoratore di evitare la fuoriuscita dal mercato del lavoro ed il transito verso una nuova occupazione. La formazione continua assume così un valore ancor più rilevante sia per il lavoratore e sia per l’impresa, rendendosi strumento di costante adeguamento di conoscenze, abilità e competenze, in grado di garantire elevati standard di produttività e competitività aziendale.

Nell’attuale contesto lavorativo assume un ruolo primario anche il welfare aziendale, come leva strategia per migliorare la produttività dell’azienda, favorire la conciliazione dei tempi di vita/lavoro e sostenere il potere d'acquisto delle retribuzioni. È per questo che Cifa e Confsal hanno introdotto meccanismi più incisivi, destinati a sviluppare e rafforzare il welfare aziendale anche nelle realtà più piccole, grazie anche ai servizi offerti dal Fondo di Assistenza Sanitaria SanARCom. Al welfare aziendale può essere legato anche il salario di produttività, altra innovazione della contrattazione Cifa-Consal, che consiste in una parte variabile della retribuzione del lavoratore correlata ad incrementi di produttività, redditività, efficienza, innovazione e qualità. Si tratta di un premio di risultato – che può essere ottenuto in salario o, per l’appunto, in welfare aziendale – in grado di generare una correlazione positiva tra aumenti di efficienza aziendale ed incrementi salariali per i lavoratori, favorendo altresì forme di partecipazione organizzativa degli stessi.

Interpretando le esigenze del mercato del lavoro e mettendo in campo un contrattazione collettiva virtuosa, come quella intersettoriale – che offre risposte concrete in termini di flessibilità, produttività, formazione, nonché di welfare, accogliendo nuove professioni e nuove forme classificatorie del personale – Cifa e Confsal propongono un modello in grado di attivare relazioni positive tra impresa e lavoratore, invitandoli a perseguire obiettivi comuni, orientati al raggiungimento del maggior benessere e della maggiore produttività, in una logica win-win.

In conclusione, possiamo affermare che il CCNL Intersettoriale sia espressione della valida ed innovativa intesa che hanno creato Cifa e Confsal, interpretando il cambiamento economico, sociale e culturale in corso. Il percorso intrapreso è reso possibile dal robusto sistema bilaterale, rappresentato dal fondo interprofessionale FonARCom, dal fondo di assistenza sanitaria SanARCom e dall’ente bilaterale EPAR, capaci di fornire strumenti mirati a sostenere questo nuovo modello di relazioni industriali.

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